Progetto - Laboratorio OPEROSTI

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Progetto

    Nell’attuale contesto globalizzato, l’apprezzamento della dimensione sociale e pubblica del fattore religioso, la sua rilevanza quale motivazione più profonda, talora implicita ma non per questo meno incisiva, dell’agire sociale e giuridico e le doverose aperture della moderna laicità inclusiva e dialogante lasciano riemergere e inducono di conseguenza a registrare e valorizzare il nesso che intercorre tra religione, diritto ed economia.

    Questa sorta di triangolazione opera in più direzioni e in più specifici ambiti, convergenti nel sancire il superamento della risalente e ormai non più proponibile visione statica e conservativa della proprietà ecclesiastica, a tutto vantaggio di una visione dinamica e costruttiva, in cui il binomio beni-enti religiosi diviene tramite efficace per l’assunzione e lo svolgimento da parte di questi ultimi e, per essi, delle confessioni religiose di cui costituiscono espressione, di un ruolo tutt’altro che marginale nel contesto delle dinamiche dello sviluppo economico-sociale.

    Ne consegue che i soggetti collettivi religiosi costituiscono parte attiva e certo non secondaria del sistema della sussidiarietà, come comprova la collocazione di rilievo a essi riservata dapprima nel contesto del D.Lgs. n. 460/1997 e della normativa di seguito e quindi della recente riforma del Terzo settore e della stessa impresa sociale.

    L’OPEROSTI intende inserirsi costruttivamente all’interno di questo fondamentale ambito tematico, per porre in valore le due “anime” della condizione giuridica dei beni religiosi (rispettivamente, quella che attiene al regime conservativo e quella che invece funge da tramite per lo svolgimento di una nuova mission di presenza economico-sociale) e quindi – com’è tipico non solo degli studi ecclesiasticistici ma della stessa dinamica giuridica – per coniugare tradizione e innovazione.

     Esso nasce su iniziativa della compianta prof.ssa Maria Cristina Folliero in seno al Dipartimento di Studi Internazionali, opera presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) dell’Ateneo salernitano, con obiettivi di ricerca scientifica e di supporto integrativo alla didattica universitaria e post-universitaria.
    
    In coerenza con la sua originaria traccia evolutiva, vede progressivamente ampliarsi ragioni e ambiti del proprio impegno tematico, in doverosa sintonia con le mutazioni del contesto socio-economico e giuridico-politico-istituzionale.
    
    L’indicata visione dinamica e moderna del binomio proprietà-enti religiosi costituisce così il punto di partenza per affrontare i temi implicati dalle relazioni tra diritto, religione ed economia nella estensione e nella densità dei risvolti evolutivi che sono alimentati dalla complessità delle mutazioni di contesto che investono il nuovo rapporto tra sfera secolare e sfera religiosa.

Esso prende quindi in esame le plurime e variegate manifestazioni della dimensione pubblica del fattore religioso, con particolare riferimento alle dinamiche della sussidiarietà, al diritto del Terzo settore, alle organizzazioni non lucrative e alle organizzazioni di tendenza, all’imprenditoria sociale nonché ai rapporti di collaborazione tra istituzioni pubbliche e soggetti religiosi e confessionali e al significato di questi ultimi quali possibili key stakeholders nell’ambito delle progettualità pubbliche di rilevazione e perseguimento degli interessi generali e quindi al ruolo del fattore religioso nel contesto dell’economia sociale e nella prospettiva dello sviluppo sostenibile, nonché nell’ambito della tensione dialettica tra unità della Repubblica e autonomia territoriale.
    
    Costituiscono specifici ambiti di impegno dell’OPEROSTI, tra gli altri, i seguenti:

  • Riconoscimento e regime giuridico degli enti ecclesiastici e religiosi;
  • Regime tributario e fiscale delle attività di religione e di culto;
  • Edifici ed edilizia di culto;
  • Beni culturali religiosi e di interesse religioso;
  • Aiuti finanziari pubblici diretti e indiretti;
  • Attività di interesse generale e sussidiarietà orizzontale;
  • Diritto del Terzo settore, delle organizzazioni non profit e delle organizzazioni di tendenza;
  • Impresa sociale e imprenditoria sociale religiosa.
  • Fattore religioso, economia sociale, sviluppo sostenibile
  • Fattore religioso, unità della Repubblica, autonomia territoriale

  •     Convergono verso il raggiungimento degli obiettivi dell’Osservatorio la promozione di contributi scientifici e la pubblicazione di studi e commenti, l’organizzazione di iniziative culturali, incontri seminariali e convegni di studio, la raccolta ragionata e la diffusione di materiale normativo e giurisprudenziale e di contributi dottrinali, la definizione e lo sviluppo di progetti di ricerca, anche sulla base di rapporti di collaborazione con istituzioni pubbliche e private. L’OPEROSTI si propone altresì per eventuali attività di consulenza verso terzi (in particolare pubbliche amministrazioni, enti ecclesiastici e religiosi, enti del Terzo settore). Parallelamente, l’OPEROSTI è di supporto a studenti, laureandi e dottorandi per le proprie ricerche e per lo svolgimento di attività didattiche integrative, ivi comprese quelle laboratoriali e utili al conseguimento di cfu, come previste dai rispettivi percorsi di studio. Con particolare riguardo a tali profili, l’OPEROSTI si avvale anche delle postazioni e degli strumenti informatici messe a disposizione del LIGOGI (Laboratorio informatico-giuridico e Osservatorio giuridico-informatico).

        Sono membri dell’OPEROSTI i docenti e i ricercatori del SSD IUS/11 (Diritto ecclesiastico e canonico), strutturati, che afferiscono al Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza): Giuseppe D’Angelo, Professore Ordinario, che ne è responsabile scientifico e Carmela Elefante, Professoressa associata, che curano altresì le Sezioni “Assistenza e Terzo Settore” e “Imposte e Tasse” (cui si aggiunge, più di recente, la voce “Obiezione di coscienza) del volume n. 3, dedicato alla giurisprudenza, della rivista “Quaderni di diritto e politica ecclesiastica”, Il Mulino, Bologna.

        Contribuiscono poi alle attività dell’OPEROSTI, accedono alle relative strutture e fruiscono del relativo supporto didattico ed informativo, secondo le rispettive qualifiche, anche dottorandi, dottori di ricerca, professori a contratto e cultori della materia impegnati in studi e ricerche di interesse specifico e afferenti al settore scientifico-disciplinare IUS/11 e a settori ad esso affini.

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